Panzerotti simil gyoza ripieni di viola

Francamente non so come chiamare questo piatto. Simil gyoza credo che possa andare bene. L’impasto è quello di gyoza giapponesi, solo che per questa volta li ho messi in forno e il ripieno, un pò folle probabilmente con i ravioli giapponesi non ha nulla a che fare. Ma non importa, in questi giorni il viola è il protagonista nella mia cucina. Panzerotti simil gyoza ripieni di viola.

La compassione e l’empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.
Charles Darwin

Ingredienti gyoza:

480 gr di farina T1
240-280 gr di acqua bollente
fecola di patate

Ingredienti ripieno:

cavolo capuccio viola
patate viola Vitelotte
rapa rossa
cipolla rossa
erba cipollina
acidulato di Umeboshi
olio evo
Mirin
semi di sesamo neri
semi di papavero

Procedimento:

Lessate le patate e passatele allo schiacciapatate. Mettete in una ciotola.Tagliate a listarelle cavolo e mettetelo insieme alla cipolla tagliata in una padella con olio evo. Iniziate a soffrigere. Sumate con Umeboshi e acqua e continuate la cottura finchè le verdure non risultano cotte. Mettete le verdure insieme alle patate. Gratuggiate grossolamente la rapa rossa. Cuocetela con un pò di acqua,acidulato di Umeboshi e Mirin. Uintela al resto delle verdure. Titate erba cipollina e aggiungete al resto. Mescolate e tenete da parte. Settacciate la farina e aggiungete acqua bollente. Lavorate impasto per 10 minuti! Poi mettete nella pellicola e fate riposare 30 minuti. Dal panetto ricavate pezzi di 13 grammi ciascuno. Stendeteli con aiuto di fecola di patate che non fa attacare impasto. Con il coppapasta ritagliate i dischetti tenendoli coperti con canovaccio umido per non farli seccare. Poi prendete i dischetti e con aiuto di tagliaravioli create i gyoza. Dopo averli preparati tutti, spennelate la loro superficie con olio evo, spolverate con semi di sesamo nero e semi di papavero. Cuocete in forno a 200 gradi fino alla doratura.

Panzerotti simil gyoza ripieni di viola

 

 

Viera Vodrazkova

Un uomo non può cambiare il mondo, ma un uomo può diffondere un messaggio che cambierà il mondo.

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